Recupero e riuso di fabbricati rurali

Per il recupero, la manutenzione ed il riuso dell’edilizia e dei beni rurali bisogna avere delle conoscenze del complesso e prezioso patrimonio dell’edilizia rurale regionale e indirizzare le operazioni di recupero edilizio, restauro e ristrutturazione, con attenzione alla problematica del “riuso” e delle destinazioni compatibili con le caratteristiche architettoniche, costruttive, bioclimatiche dei manufatti e del loro intorno paesaggistico.

Un’idea di recupero intesa come conoscenza, conservazione, fruizione e promozione del Patrimonio Architettonico Tradizionale. Esso costituisce la memoria del luogo, identifica culturalmente la comunità locale ed il territorio e può, a sua volta, generare risorse strategiche per raggiungere obiettivi di sviluppo locale. Un approccio al recupero attento a questi aspetti non può prescindere dalla conoscenza approfondita dei caratteri identitari del patrimonio rurale prima di ogni intervento, al fine non solo di tutelare e valorizzare i manufatti e il contesto paesaggistico e ambientale, ma di raggiungere obiettivi più ampi di sviluppo nel territorio locale.

cantina-piantaGli interventi sul patrimonio architettonico rurale dovranno utilizzare strategie progettuali e tecnologie ambientali mirate alla Sostenibilità. Il criterio della Sostenibilità dovrebbe configurarsi, quindi, come il “filtro di valutazione” del recupero e riuso e come elemento di verifica delle scelte progettuali e costruttive. Il riconoscimento del legame specifico dei manufatti rurali con il sito e i fattori climatici può consentire un recupero attento e compatibile con l’ambiente. E’ quindi indispensabile indagare accuratamente sulle tecniche costruttive tradizionali che hanno consentito, per molto tempo, di annullare lo spreco di risorse naturali e di ottimizzare le condizioni di benessere degli abitanti, pur avendo a disposizione pochi mezzi.

progetto_cantina_vinicolaIntervenire sul patrimonio edilizio rurale esistente in un’ottica di sostenibilità deve necessariamente adottare criteri che si prefiggano i seguenti obiettivi:

• risparmio energetico e delle risorse;
• compatibilità ecologica;
• compatibilità delle destinazioni d’uso;
• basso impatto ambientale nel ciclo di vita;
• basso impatto ambientale del processo produttivo;
• basso impatto ambientale del processo di dismissione;
• compatibilità socio-culturale;
• compatibilità economica.

vecchio-frantoio-del-1889Con queste premesse, ho curato i lavori di recupero, restauro e rifunzionalizzione di un vecchio manufatto rurale con interventi che hanno riguardato la facciata e l’interno per ottenere un risultato finale di muratura pietra a vista, recupero di un antico arco e di un antico forno all’interno del locale, recupero di due vecchi frantoi in legno rispettivamente del 1889 e del 1913 sempre all’interno del fabbricato, pavimentazione in cotto siciliano di Sciacca, recupero e sostituzione di travi in legno del soffitto, impermeabilizzazione e copertura del tetto in antichi coppi siciliani.

Oggi l’edificio è divenuto Casa Museo del Sapone.